20 Aprile 2024

Deep Nude – una nuova frontiera della violenza di genere

Carissimi cittadini e followers di Latus Anniae, vi porgo un cordiale saluto dal nostro sito web ufficiale.

Come ben sapete, il contrasto alla violenza di genere rappresenta uno dei temi principali della nostra agenda politica.
Negli scorsi mesi, pregiandoci della collaborazione con l’associazione Nemesi – Diritto e Psicologia (link al loro sito web: https://www.nemesidirittopsicologia.it/associazione-nemesi/), abbiamo attuato una campagna di sensibilizzazione sul fenomeno del “revenge porn” (clicca QUI).

Ebbene, il progresso tecnologico pone costantemente il nostro tessuto sociale di fronte a nuove sfide, rispetto alle quali le istituzioni preposte (nel caso di specie, quelle parlamentari) non rispondono sempre con la dovuta solerzia.

La nuova frontiera informatica della violenza di genere porta il nome di “deepnude”, ovvero la variante pornografica del c.d. “deepfake”.
Si tratta, in entrambi i casi, di software attraverso i quali modificare o sovrapporre artificialmente delle immagini, al fine di creare fotografie o video fasulli (per l’appunto “fake”).

Gli scopi sottesi alla creazione di queste immagini possono essere molteplici.
Partendo dalle ipotesi più innocue, come un semplice scherzo tra amici o la pubblicazione di una vignetta satirica, si può giungere a casi molto più gravi, come il cyberbullismo (clicca QUI) e la denigrazione delle persone falsamente rappresentate.

In quest’ultimo caso, entra in gioco anche il “deepnude”, ovvero un software mediante il quale la fotografia di una persona, comunemente ritratta mentre indossa dei vestiti, viene artificialmente spogliata, al fine di ricavarne una figura, per quanto finta, completamente nuda.

Si può facilmente comprendere come la successiva diffusione delle immagini così ricavate possa comportare gravi lesioni a diversi aspetti della personalità: dignità personale, riservatezza, reputazione e libertà sessuale sono i beni più colpiti da queste condotte deplorevoli.

Benché il fenomeno presenti forti analogie con il “revenge porn”, le relative norme incriminatrici non possono applicarsi alle ipotesi di “deepnude”.

Ciò è dovuto al fatto che la normativa vigente reprime la diffusione, senza il consenso della persona rappresentata, di immagini o video il cui contenuto sessualmente esplicito è reale, in quanto frutto di un cosciente atto di volontà (si pensi ad una fotografia inviata al proprio partner e poi da quest’ultimo pubblicata su un social network).

Nel caso del “deepnude”, invece, ci troviamo di fronte ad una rappresentazione distorta della realtà.
Le immagini diffuse sul web sono modificate mediante l’utilizzo dei suddetti software e la vittima è del tutto ignara della loro alterazione.

A differenza di quanto accaduto in passato, però, la risposta da parte dei nostri parlamentari non si è fatta attendere.
Porta la data del 30 marzo 2021 la proposta di legge n. 2986 della XVIII Legislatura, il cui obiettivo finale è l’introduzione di una nuova fattispecie di reato (link: https://documenti.camera.it/leg18/pdl/pdf/leg.18.pdl.camera.2986.18PDL0140840.pdf).

Il nuovo art. 612 – quater del codice penale, rubricato “Manipolazione artificiale di immagini di persone reali allo scopo di ottenerne rappresentazioni nude”, incriminerebbe pertanto la diffusione e la pubblicazione delle immagini prodotte mediante i software “deepnude”.

La sanzione applicabile sarebbe quella della reclusione, da un minimo di due ad un massimo di sette anni, unitamente alla multa da euro 6.000 ad euro 16.000.

La disciplina è strutturata sul modello vigente per i delitti di stalking e revenge porn:

  • è prevista una circostanza aggravante nell’ipotesi in cui l’autore del reato sia il coniuge, anche separato o divorziato, ovvero persona attualmente o in passato legata alla vittima da una relazione sentimentale;
  • un’ulteriore circostanza aggravante è legata all’utilizzo di strumenti informatici o telematici;
  • il termine previsto per la presentazione della denuncia – querela è di sei mesi, ovvero il doppio rispetto a quello comune.

Le buone notizie non finiscono qui, perché il Comune di Latisana può vantare una sua concittadina come prima firmataria di questa recente proposta di legge: si tratta dell’on. Sabrina De Carlo, eletta alla Camera dei Deputati con il Movimento 5 Stelle.

Per l’occasione, abbiamo raggiunto telefonicamente l’on. De Carlo, la quale con la consueta disponibilità ci ha esposto le ragioni che l’hanno spinta a promuovere questa proposta di legge:

Il Deep Nude è in grado di replicare fedelmente le caratteristiche fisiche di ognuno di noi. In pratica, chiunque potrebbe prendere una nostra foto, modificarla facendoci apparire senza veli e diffonderla poi in rete.
Un rischio particolarmente grave per tutte quelle fasce già fragili, in particolare donne e ragazze, anche giovanissime.

Usare l’intelligenza artificiale per manipolare fotografie di persone reali e spogliarle rappresenta una vera e propria forma di violenza che si sta diffondendo sempre di più, ma che ancora non viene riconosciuta come reato.
Non possiamo permetterci che sia troppo tardi, i dati sulla violenza sulle donne (drammaticamente cresciuti durante la pandemia) parlano chiaro: bisogna agire subito per evitare il dilagare di un ulteriore fenomeno illecito.
Passare all’azione è urgente e necessario, ecco perché ho presentato una proposta di legge per contrastare questa pratica, inquietante e allarmante“.

Come appartenenti ad una lista civica da sempre attenta a questi temi, non possiamo che essere orgogliosi del fatto che una rappresentante eletta della nostra comunità abbia deciso di impegnarsi attivamente nel contrasto alla violenza di genere.

Facciamo quindi i nostri migliori auguri all’on. De Carlo, affinché la sua proposta di legge possa diventare al più presto norma vigente del nostro ordinamento.

Grazie per il vostro tempo e per le eventuali condivisioni di questo articolo sui social media e vi invitiamo a seguire la pagina ufficiale Facebook dell’on. Sabrina De Carlo, alla quale potete accedere cliccando QUI.

(in foto, la stupenda Gal Gadot, nota attrice Israeliana famosa per l’interpretazione del personaggio di Wonder Woman nell’universo cinematografico DC – Warner Bros, anch’essa vittima del “deepnude” come Emma Watson, Natalie Portman e molte altre celebrità e persone comuni)

Lodovico Conte

Ruolo: VICE-COORDINATORE DI LATUS ANNIAE
Nato a Latisana il 10 Luglio 1987, dove tuttora risiedo. Dopo aver conseguito la maturità scientifica presso il Liceo "Ettore Leonida Martin" di Latisana, mi sono iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Trieste. Ho pertanto conseguito la Laurea Magistrale, discutendo una tesi in Diritto Penale, avente ad oggetto il Traffico di Influenze Illecite. Attualmente sono iscritto al Registro dei Praticanti presso l'Ordine degli Avvocati di Pordenone e sto svolgendo il tirocinio forense presso uno studio di Portogruaro. Nel Gennaio del 2022 vengo nominato membro della Commissione Urbanistica del Comune di Latisana. Ho deciso di intraprendere questo percorso all'interno di Latus Anniae perché credo nell'importanza della partecipazione attiva. Essa ha un valore inestimabile, perché arricchisce la tua persona attraverso gli altri.

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