27 Luglio 2024

Bunker fantastici e dove trovarli…

Carissimi followers di Latus Anniae, i più curiosi di voi saranno sicuramente stuzzicati dal tema di oggi: si parla di postazioni belliche nel territorio del nostro Comune.

Desideriamo segnalarvi la presenza di ben tre fortificazioni della Guerra Fredda, di cui due in ottimo stato e una della quale sono rimaste solo tracce.
Nella prima foto si vede il PCO, Posto Comando Osservatorio, ossia il bunker centrale, perno delle comunicazioni telefoniche e radio in arrivo e in partenza, ove veniva coordinato il fuoco dalle varie postazioni.
Lo possiamo trovare in corrispondenza del vecchio ponticello che conduce al Cimitero.[1]

PCO (Posto Commando Osservatorio)


Qualche metro più a Sud si trovano i resti della Postazione P, consistenti in una vasca di cemento interrata: al suo interno si trovava un cannone destinato alla lotta contro i carri armati.
La dicitura corretta è cannone in scafo di carro, poiché l’arma è ricavata dal carro armato privato del motore e posizionato all’interno della vasca di cui sopra.

Postazione “P”


Per esaurire l’elenco, ci spostiamo lungo il tracciato ferroviario fino ad immetterci in Via Beorchia.
Guardando alla nostra sinistra si trova la Postazione M, ora un cubo di cemento riempito da sassi, una volta bunker destinato alla lotta contro la Fanteria e pertanto armata di mitragliatrice.

Postazione “M”


Ricordiamo che entrambe le due Postazioni M e P rispondevano agli ordini del PCO.[2]

È interessante anche riportare che “nel materiale d’archivio relativo all’opera di San Michele al Tagliamento è stata rinvenuta anche una mappa […] raffigurante un elevato numero di postazioni ubicate nell’abitato di Latisana […]. Il totale conta 11 Postazioni M […] e 7 Postazioni P per carro in vasca.
Dato che sono rinvenibili solo 3 postazioni, a giudizio degli autori si tratta di un progetto abbandonato o comunque realizzato solo in parte”.[3]

Rimane solo da chiederci perché tutti e tre i manufatti si trovino lungo la linea ferroviaria.
Quello che si sa per certo è che sono ubicati nelle vicinanze del fiume Tagliamento poiché esso era stato individuato come linea difensiva naturale durante la Guerra Fredda, motivo per il quale anche i nostri “vicini di casa” di San Michele al Tagliamento possono osservare numerose postazioni belliche nel loro territorio.

Tiriamo le somme.
Sarebbe molto interessante per noi cittadini saperne di più su questi luoghi pregni di storia.
Il presente articolo, infatti, non si propone come obiettivo una trattazione specialistica, bensì divulgativa, sperando di colpire l’attenzione di chi di dovere, per ottenere una mappa delle postazioni, con tanto di cartelli informativi curati da storici professionisti.
Siamo certi che questa rete di postazioni belliche possa attirare numerosi visitatori interessati, e potrebbe essere tappa di itinerari ciclistici lungo le piste FVG2 e FVG6, rivelandosi una scelta con dei risvolti concreti e positivi in ottica turistica, senza dimenticarci di quella culturale.

Conoscere la storia dei nostri luoghi e trovare in essi i resti del passato, soprattutto resti di un Secolo così pieno di barbarie come il Novecento, ci permette di vivere il territorio con consapevolezza e ciò che è stato diventa più vivido, perché vediamo, ci accorgiamo e riflettiamo sul fatto che quegli eventi hanno segnato anche i nostri prati, anche le nostre strade.
Le nostre vite, chi siamo noi, oggi.

Fonti:
1. http://fanteriadarresto.altervista.org/bunkersm.html
2. http://www.bunkerarcheo.it/report_scheda.asp?Id_ComRep=51
3. Buzz – Midnight, Quaderni d’Arresto, Vol.6: San Michele al Tagliamento, Bolzano, San Paolo, Rosa, Delizia Est, Delizia Ovest, Blurb.com, 2012, pag. 33

Si ringraziano inoltre il sig. F. Arman di Latisana, per la segnalazione della Postazione PCO e per la spinta ad occuparsi di questa tematica, e il sig. F. Demarziani, responsabile di bunkerarcheo.it, per il prezioso contributo alla ricerca storica.

Luca Chiandotto

Ruolo: ASSEMBLEA DI LATUS ANNIAE
Nato nel 1995 a Latisana, mi appassiono sin da piccolo alla musica e allo studio del pianoforte, strumento nel quale sono diplomato presso il Conservatorio "G. Tartini" di Trieste. Nella mia formazione rientrano anche un corso postgraduate, che sto attualmente seguendo presso l'Università delle Arti di Graz, un'esperienza Erasmus all'Università "Mozarteum" di Salisburgo, numerose Masterclasses con pianisti di fama internazionale ed il Diploma di Maturità scientifica, conseguito al Liceo "E. L. Martin" di Latisana. Sono un pianista concertista e mi dedico con passione anche all'insegnamento. Amo la lettura, le arti, la natura, e credo nel valore della bellezza dell'arte - soprattutto vissuta pura, in prima persona - come elemento di crescita personale e di coesione di una comunità. Sono entrato a far parte di Latus Anniae perché ammiro l'operosità e lo spirito con cui viene servita la nostra città, e condivido i suoi principi, su tutti l'amore per la cultura e il rispetto per l'ambiente.

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